Granduca di Toscana. Figlio di Giovanni de' Medici dalle Bande Nere e di Maria
Salviati, nel 1527 fu esiliato con la sua famiglia e rientrò a Firenze
dopo l'elezione di Alessandro, al quale fu in seguito chiamato a succedere con
l'approvazione imperiale di Carlo V (1537). Promuovendo una chiara politica di
accentramento dei poteri, già iniziata dal predecessore, Cosimo
privò di autorità ogni ufficio del vecchio organismo repubblicano.
Sconfisse i fuoriusciti a Montemurlo (1537), giustiziandone i capi superstiti;
si dimostrò particolarmente rigido nel ristabilire ordine e giustizia
interni; diede impulso con successo all'agricoltura; favorì
l'attività commerciale e le industrie; organizzò una milizia
toscana che potesse sostituire le truppe mercenarie in caso di guerra.
Appoggiato dall'imperatore e fedele ad un orientamento filospagnolo,
perseguì una politica di espansione in Toscana che lo portò, fra
l'altro, alla conquista di Siena dopo un lungo assedio (1555). Nel 1569,
nonostante l'opposizione da parte imperiale, Pio V lo investì del titolo
di granduca di Toscana (Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574).